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Martedì della Pace – Scienziati contro la guerra. Il pacifismo del disarmo

Il fisico matematico Paolo Cotta-Ramusino dell’Università Statale di Milano e la fisiologa del’Ateneo barese Angela Corcelli, componente dell’Unione degli scienziati per il disarmo, sono i protagonisti del nuovo appuntamento dei «Martedì della Pace», che si terrà l’8 aprile nella Sala ex-Tesoreria di Palazzo di Città, iniziativa promossa dalla Città di Bari e dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Introduce e modera Claudia Villani, docente di Storia contemporanea dell’Università di Bari. L’appuntamento è di particolare interesse in questi giorni, segnati dalla corsa agli armamenti in Europa e dal concreto allarme di una catastrofe nucleare.

In un villaggio di pescatori sulla costa atlantica del Canada, che si chiama Pugwash, nel 1957 si riuniscono scienziati statunitensi, sovietici, francesi, cinesi, giapponesi, britannici, con l‘intento di non lasciare senza seguito il manifesto per la pace lanciato due anni prima dal fisico Albert Einstein e dal filosofo Bertrand Russell. Nel pieno della Guerra Fredda, presiede la riunione il fisico Joseph Rotblat che nel 1944 aveva abbandonato il  laboratorio  di Los Alamos, dove si costruiva la bomba atomica, quando fu chiaro che i nazisti non avrebbero potuto realizzarla. Da quella riunione nacque il Movimento Pugwash, insignito del premio Nobel per la pace nel 1995, e che nel corso di oltre mezzo secolo ha visto l’impegno del mondo scientifico per sospingere i governi del mondo, e soprattutto le potenze nucleari, sulla via del disarmo. Delle Conferenze Pugwash è stato per lungi anni direttore generale il fisico matematico dell’Università Statale di Milano Paolo Cotta-Ramusino, prima di passare il testimone poche settimane fa alla scienziata argentina Karen Hallberg.

La 57.ma Conferenza Pugwash si tenne a Bari nel 2007 e aveva per tema «Prospettive per il disarmo, il dialogo e la cooperazione. Stabilità nell’area mediterranea». La scelta della Puglia era frutto dell’attività svolta dalla sezione locale dell’Unione degli scienziati per il disarmo e dal  Centro interdipartimentale di ricerche sulla Pace, costituto nel 1989 nella facoltà di Fisica dell’Ateneo barese e ora intitolato a Beppe Nardulli. Fisico teorico scomparso prematuramente nel 2008, Nardulli era figura di spicco del Movimento Pugwash. Al Centro universitario ha dato un fondamentale contributo anche il matematico Nicola Cufaro Petroni,che poco prima della morte, nel 2023, aveva organizzato a Bari un tempestivo convegno sui rischi della degenerazione del conflitto in Ucraina in una crisi nucleare e sui limiti del diritto internazionale di fronte alla corsa agli armamenti.

L’iniziativa intitolata «I martedì della Pace» è rivolta a tutti i cittadini e in particolare agli studenti e nasce dal bisogno di riaffermare che Bari è «città operatrice di pace», per decisione del Consiglio comunale, e si è unita alle altre cento città italiane che chiedono la messa al bando delle armi nucleari e che hanno sottoscritto l’appello per un mondo libero dalle armi nucleari lanciato dalla campagna internazionale di ICAN a cui aderisce USPID.

Il programma dei «Martedì della Pace» coinvolge studiosi esperti di rilievo nazionale cui è affidata l’illustrazione di una particolare declinazione della pace e del pacifismo, sotto l’aspetto storico, giuridico, scientifico o sociologico.  Di particolare significato è la ricorrenza, quest’anno, dell’80.mo anniversario della Resistenza, che è la matrice della Italia repubblicana.

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