A ottantuno anni dalla liberazione di Bari
Bari, 9 settembre 1943. La prima città in Italia a liberarsi da sola dai tedeschi. Prima di Napoli, prima di Roma. Prima dell’arrivo degli Alleati.
Si è tenuta oggi, nell’81.mo anniversario, la commemorazione della battaglia di Bari che vide insieme, militari e civili, difendere il Porto e le infrastrutture di comunicazione dal sabotaggio nazista. Questa mattina alla Dogana Vecchia, a i piedi delle lapidi che ricordano i sei caduti, il sindaco di Bari Vito Leccese ha deposto una corona d’alloro. Alla manifestazione hanno poi preso la parola il prefetto di Bari, Francesco Russo, e Fiorenza Pascazio, sindaca di Bitetto, città insignita della medaglia d’oro al valore civile per la resistenza opposta ai tedeschi, nello stesso giorno. Erano presenti anche il gonfalone della Città di Barletta e il medagliere dell’Anpi provinciale di Bari. A seguire, i partecipanti hanno fatto tappa sulla Muraglia, nel luogo in cui una pietra di inciampo ricorda l’azione dei ragazzi di Bari vecchia e in particolare Michele Romito che lanciando una bomba a mano – fornita dai militari -, riuscì a fermare una autocolonna corazzata della Wehrmacht all’ingresso della città vecchia. Qui l’episodio è stato rammentato da Rosaria Lopedote, presidente della sezione Anpi “Arturo Cucciolla” di Bari, insieme alla assessora alla Cultura di Bari, Paola Romano.
Il coraggio del 15nne Romito, il coraggio della diciottenne Adriana Di Donato e il coraggio del generale Nicola Bellomo, che organizzò e guidò in prima persona la resistenza, armando anche la popolazione civile, sono stati poi ricordati – con la lettura di tre personali testimonianze – al termine della terza tappa del programma di commemorazione, che si è svolta nel salone del Palazzo delle ex Poste centrali, luogo di un altro episodio di resistenza armata, guidato dal sindacalista dei postelegrafonici Pietro Stallone. Hanno letto i brani tre giovani donne del Coordinamento antifascista di Bari, dopo i saluti del rettore dell’Università di Bari, Stefano Bronzini, della vice-sindaca di Bari, Giovanna Iacovone, della rappresentate del Coordinamento antifascista, Susi Locaputo, e di Vito Piazza, della segreteria della Camera metropolitana del Lavoro di Bari.