Dai danneggiamenti di monumenti dedicati ai partigiani e le svastiche sui muri delle scuole e della Cgil alle aggressioni omofobe e razziste. Dal proselitismo via social dei giovanissimi da parte di gruppi internazionali neonazisti e terroristi alle infiltrazioni nelle amministrazioni locali. In un mimetizzarsi studiato a tavolino. Il presidente della Regione, Michele Emiliano: “Un lavoro che mi rende orgoglioso. Ora spieghiamo alle nuove generazioni la bellezza dell’antifascismo”
(…) “Ora bisogna trovare il modo di coinvolgere tutti quelli che non hanno le idee chiare, anche al di fuori della sinistra. L’Antifascismo non di sinistra manca all’appello e, a fronte di alcune difficoltà sociali, ha la tentazione di occhieggiare a un passato che non vogliamo ripetere. (…) Il modello è quello del CLN che si riunì 80 anni fa a Bari per la prima volta”. Così il presidente della Regione, Michele Emiliano, alla conferenza stampa di presentazione della relazione sui neofascismi in Puglia elaborata, dopo uno studio delle notizie giornalistiche, verificate, anche con la collaborazione delle forze di polizia, dall’Osservatorio sui neofascismi istituito presso la Presidenza della Regione quattro anni fa. (…)
Con la pubblicazione l’Osservatorio adempie al suo principale compito statutario: monitorare, a distanze regolari di tempo, consistenza, diffusione e attività di formazioni e gruppi neofascisti e neonazisti in tutto il territorio pugliese, mettendo a disposizione della politica e delle istituzioni dello Stato informazioni e valutazioni utili a prevenire e a contrastare efficacemente potenziali minacce all’ordine democratico e alla convivenza civile. (…)
Il documento contiene un elenco di episodi significativi di propaganda fascista, intimidazione e violenza squadristica, incitamento all’odio razziale registrati negli ultimi tre anni in #Puglia.