Il libro confuta il luogo comune – diffuso soprattutto in ambito giornalistico – secondo cui, a differenza dell’Italia, la Germania postbellica avrebbe “fatto i conti” seriamente con il suo passato nazista. Speccher dimostra come, nella parte occidentale del Paese, il processo di denazificazione non si sia sviluppato con la necessaria ampiezza e radicalità: non soltanto sono stati ostacolati in ogni modo, per decenni, i tentativi di settori avanzati della magistratura di processare e condannare coloro che avevano ricoperto incarichi di rilievo negli apparati del regime nazista, ma si è consentito a migliaia di accedere ai massimi livelli dell’amministrazione statale (persino nelle forze di polizia e nei servizi segreti) oppure ai vertici dell’industria pubblica e privata. Lo stesso fenomeno si è verificato, seppure in dimensioni assai più ridotte, nella Germania dell’Est.
Alla radice di questa indulgente rimozione degli orrori del nazismo ci sono il clima della guerra fredda, la divisione del Paese in due distinte e opposte entità statuali, una tendenza autoassolutoria (che considera il popolo innocente dei crimini commessi dai suoi capi), l’orgoglio nazionalistico, di cui abbiamo fatto diretta esperienza allorché la domanda di estradizione di Kappler inoltrata dal governo italiano dopo la fuga del criminale di guerra dall’Ospedale militare del Celio fu insabbiata dalle autorità tedesche. Bisogna attendere la riunificazione della Germania perché si ponga finalmente mano, senza ambiguità e reticenze, alla costruzione di una memoria storica fondata sull’ammissione di una responsabilità collettiva nello scatenamento del secondo conflitto mondiale e nell’Olocausto. In questo quadro si spiega anche l’attuale fortuna dell’estrema destra di AfD, erede delle formazioni neonaziste – SRP (formato nel 1949 e sciolto nel 1952, filiazione del Partito nazionalsocialista di Hitler), DP (durato dal 1945 al 1961), NPD (nato nel 1964) – che si sono susseguite sulla scena politica della Germania Ovest nel secondo dopoguerra.
Tommaso Speccher, Laterza, Bari-Roma 2022 euro 14,00