Ventotto luglio 2023. ottantesimo anniversario della strage di via Niccolò dell’Arca, a Bari; 20 morti e oltre cento feriti, colpiti dal fuoco dei soldati di Badoglio e dei cecchini fascisti, tre giorni dopo la caduta del governo Mussolini.
Molte le iniziative e le commemorazioni che hanno visto protagonista l’Anpi nella giornata in cui si ricorda l’inizio della Resistenza e della Guerra di Liberazione. Alle 9.30, l’assessora comunale Francesca Bottalico, con il presidente provinciale dell’Anpi di Bari, ha deposto una corona di allora alla targa che intitola il viale “Caduti del 28 luglio 1943”, sul sagrato della chiesa di San Sabino. Alle 10,30 commemorazione al mausoleo nel cimitero monumentale, con l’intervento dell’assessora comunale Carla Palone.
Nel pomeriggio, alle 17, nel Museo Civico di Bari, si è tenuta la inaugurazione della mostra “La forma della Memoria”, a cura di Nicola Signorile. Alla illustrazione della rassegna, che comprende anche i disegni originali del monumento – opera di Riccardo Vecchietti – eretto in piazza Umberto in ricordo dei Caduti della strage e le tavole del progetto di Arturo Cucciolla per le pietre di inciampo, sono intervenuti l’assessora comunale alla cultura Ines Pierucci, il presidente provinciale dell’Anpi Pasquale Martino, l’architetto Riccardo Vecchietti e il curatore Nicola Signorile.
Infine, alle 18,30, il sindaco di bari, Antonio Decaro ha aperto la commemorazione ufficiale presso il monumento in Piazza Umberto I. Per l’occasione, la scultura di acciaio è stata restaurata (in particolare, sono stati ripristinati i prismi illuminanti e puliti i blocchi di pietra), sono state sostituite le lapidi vandalizzate l’anno scorso ed è stata fatta una attenta manutenzione dell’aiuola in cui insiste il complesso monumentale – che da anni versava in un grave stato di degrado. Alla cerimonia, hanno letto i nomi delle venti vittime Carolina Velati, Asia Iurlo, Davide Lavermicocca (Coordinamento antifascista di Bari) e Annabella De Robertis (Ipsaic). Infine, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia, Piero Ricci, ha letto un articolo di Luigi de Secly, dedicato a Graziano Fiore, che apparve sulla prima pagina della Gazzetta del Mezzogiorno, nell’ottobre 1943.