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Sei anni di guerra civile in Italia

Pubblicato originariamente in Francia nel 1930, tradotto in diverse lingue (le copie della versione tedesca furono bruciate dai nazisti nei tristemente noti roghi di libri), edito per la prima volta in Italia nel 1945 e ora ristampato, questo agile e denso saggio ripercorre lo scontro sociale e politico – una vera e propria guerra civile, come è giustamente definita nel titolo – che si sviluppò in Italia fra la formazione dei Fasci di combattimento e l’instaurazione della dittatura, il cui certificato di battesimo è rappresentato dall’emanazione delle leggi eccezionali.

Al di là del pregio insito nella testimonianza di un protagonista dell’antifascismo, che però ebbe anche una lunga familiarità con Mussolini al tempo della comune militanza socialista, il volumetto si segnala per l’efficace, e per molti aspetti autocritica, analisi delle dinamiche che portarono all’affermazione del fascismo. Nenni denuncia non soltanto la complicità della monarchia e le connivenze dell’apparato statale con lo squadrismo, le ambiguità dei liberali e dei popolari, ma anche le responsabilità delle rappresentanze politiche e sindacali del movimento operaio, che prima sottovalutarono la gravità della minaccia fascista, e poi si mostrarono incapaci di superare il settarismo e il conflitto fra massimalisti e riformisti, inibendosi un’efficace risposta all’offensiva reazionaria.

Pietro Nenni, Arcadia Edizioni, Roma 2023, euro 14,00

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